ICCS: Informazione Completa Codice della Sostanza. Ogni ICCS è composta da molte particelle tutte uguali tra loro, che si uniscono con intelaiature organizzate, ordinate e complete. Vale l’esempio dei mattoncini e della casa: ogni sostanza ha dei mattoncini energetici tutti uguali tra di loro organizzati per costruire una ben determinata casa. Quindi, ogni sostanza è una casa (con la sua specifica forma) fatta dai suoi mattoncini tutti uguali.
INCCS: Informazione Non Completa Codice della Sostanza che, seppur abiltata a dare risultati sufficienti, non dà il massimo in quanto carente di 1 o 2 particelle. Se mancano più di 2 particelle, l’effetto è compromesso.
Particella: uno degli elementi base dell’ICCS, quello che abbiamo chiamato mattoncino. Al suo interno si trova un insieme di elementi diversi (filamenti, tori, spore, strutture, ecc.). Solo particelle complete (cioè pienamente popolate da elementi) e possono concorrere alla costruzione dell’ICCS.
CD: Codice di Disturbo. Rappresenta la parte “negativa” dell’informazione di ogni sostanza, in contrapposizione all’ICCS. E’ composta da particelle normalmente nere. Rifiuta normalmente l’abbinamento con l’ICCS della medesima sostanza. E’ rappresentata come una “ossatura” meno ordinata e tendenziamente nera.
ICCS (standard): flacone (di soluzione fisiologica o di acqua distillata) in cui è stato iniettato, di norma, solo ICCS. L’ICCS nel flacone occupa la parte centrale, contornato da un involucro di 1 o 2 centimetri del liquido in cui è stato immerso.
ICCS Forzato: flacone in cui è stato versato il CD in aggiunta al ICCS. Dicesi Forzato in quanto ICCS e CD non convivono naturalmente e possono essere abbinati solo con una forzatura fisica (versamento di liquido). La forzatura può essere “standard” se ICCS ed CD sono iniettati in flacone in dose normale, oppure “satura” se viene aggiunta una dose normale all’ICCS saturo.
ICCS CD: Informazione Completa Codice della Sostanza con Codice di Disturbo. Rappresenta la parte “negativa” dell’informazione di ogni sostanza, è composta da molte particelle tutte uguali tra loro, che si uniscono con intelaiature organizzate, ordinate e complete. Vale l’esempio dei mattoncini e della casa: ogni sostanza ha dei mattoncini energetici tutti uguali tra di loro organizzati per costruire una ben determinata casa. Quindi, ogni sostanza è una casa (con la sua specifica forma) fatta dai suoi mattoncini tutti uguali.
Dosaggio: quantitativo di ICCS utilizzato per il test, normalmente confrontato con il quantitativo standard della sostanza originaria (o del prodotto finito derivante dalla sua diluizione) che viene utilizzato per produrre un effetto
ICCS saturo: I.C.C.S. realizzato riversando a ripetizione, fino a riempire totalmente il flacone, senza lascire spazio per l’involucro di soluzione o acqua distillata.
Q: quantitativo della sostanza originaria utilizzato per l’estrazione dell’ICCS e dell’ CD. Vi possono essere infatti ICCS realizzati con estrazione da 250ml di sostanza oppure da 5 litri della medesima sostanza. L’esperienza empirica ad oggi fa ritenere che, a parità apparente di ICCS, vi possa essere differenza negli effetti, in funzione del quantitativo originario da cui è stata fatta l’estrazione.
QM: Quantitativo Minimo di sostanza originaria necessario per estrarre un ICCS (completo di tutte le sue particelle).
In questa tabella sono riportate la Nomenclatura e le definizioni dei vari ogetti trattati nella ricerca di ICCS
Sintesi ricerca I.C.C.S.
Glossario
UNITA’ DI SOSTANZA
Dosi (pastiglie o bustine) della sostanza che sui vuole analizzare
CASELLARIO
Struttura ad alveare destinata a contenere le particelle, di colore bianco trasparente
PARTICELLA
Elemento sferico che riempie il casellario. Ha un diametro di 5 mm e un rivestimento marrone chiaro. All’interno sono present diversi elementi
CODICE (completo)
È il casellario pieno di particelle. Ogni sostanza ha un codice tipico per dimensioni, forma, numero di particelle e contenuto delle stesse
ELEMENTI
Formano il contenuto della particella. Sono sospesi, a seconda dei casi, in un liquido energetico o in un vuoto o in energia.
QUARK
Macro e micro elementi presenti nella particella che si appoggiano o ruotano intorno agli elementi; spesso più quark si uniscono per dare vita a strutture di vario colore e composizione
RIPPLE
Frequenza di disturbo che può essere causata anche dall’ICCS quando inizia a liberare gli organi dalle frequenze dannose
I.C.C.S (Principio Attivo)
Informazione Completa Codice Sostanza Principio attivo: è il codice che ha una frequenza vibrazionale, consona, efficacia e “benefica nei vari codici frequenziali presenti nei vari organi energetici e va ad interferire sulle frequenze di disturbo che provocano disagi e squilibri frequenziali energetici cambiando lo Spin
I.C.C.S. (C.D.)
Informazione Completa Codice Sostanza Eccipiente non attivo: è il codice che ha una frequenza vibrazionale, di disturbo diversa da, annullando o modificando l’ efficacia benefica dell’ ICCS, è causa di effetti collaterali della sostanza diluita e può alimentare la frequenza di disturbo presente nell’organo frequenziale offeso. I.C.C.S C.D. vibra a una frequenza diversa delI’ICCS
SOSTANZA DILUITA
soluzione composta dalla sostanza da studiare disciolta in un flacone di fisiologica. La soluzione è “finita” una volta che si visualizza per intero il codice completo di tutte le sue particelle
SOLUZIONE MADRE del ICCS
Soluzione ottenuta spostando in un flacone di fisiologica l’energia della sostanza diluita
SOLUZIONE
COME MADRE del ICCS
Il codice, se completo, con un procedimento particolare si può ricreare. Da qui in avanti è possibile ricreare all’infinito l’ ICCS
ACQUA DI CONTENIMENTO
Liquido nel quale viene trasferito il codice e che circonda lo stesso. Può essere acqua distillata, soluzione fisiologica, acqua potabile, acqua di mare e acqua oceanica, o acqua normale
SPIN
Se un atomo al quale è associato un elettrone spaiato possiede spin nucleare non nullo, il suo momento magnetico influenzerà l’elettrone. Le interazioni di un elettrone spaiato con il suo ambiente influenzano la forma delle linee spettrali.
QUANTITA’ MINIMA (Qmin)
quantitativo di unità di sostanza da studiare (bustine o pastiglie) che permette al codice nella sostanza diluita di riempirsi completamente
QUANTITA’ MEDIA (Quota media)
più che una quantità, è in realtà uno stadio intermedio tra Quota minima e Quota massima: aggiungendo unità di sostanza, le particelle cominciano ad aumentare di energia e di contenuto, che aumenta e si modifica in modo significativo
QUANTITA’ MASSIMA (Quota massima)
quantitativo di unità di sostanza da studiare (bustine o pastiglie) che permette alle particelle del codice nella sostanza diluita di riempirsi il più possibile di energia e di elementi. Arrivati a questo livello, le particelle non possono contenere altro significativo
SATURAZIONE
Stadio nel quale le particelle aumentano la loro dimensione fino a saturare il flacone. È dovuto alla continua immissione di codice all’interno del I.C.C.S.
INTELLIGENZA DEL CODICE
Ipotizzata capacità del codice di utilizzare al meglio il proprio patrimonio informativo e quindi la sua azione
Comportamento
Casellario
E’ la prima cosa che si forma nella sostanza diluita
Relazioni ricerca del codice quota minima anti infiammatori ed antibiotici
Il numero di griglie, la dimensione e la tempistica di formazione variano a seconda della sostanza da studiare
Particelle
Si formano dopo la formazione del casellario
Relazioni ricerca del codice quota vedi vedi relazioni minima anti infiammatori ed antibiotici
Cominciano a riempire il casellario anche se questo non ha ancora ultimato di formarsi
Presentano subito elementi all’interno
Il loro numero aumenta in base alla quantità di unità di sostanza immessa
Il contenuto cambia a seconda della sostanza da studiare
Presentano solitamente un rivestimento marrone chiaro se appartenenti al I.C.C.S., nero se appartenenti all’C.D.
Relazioni ricerca del codice quota minima anti infiammatori ed antibiotici
Le particelle di uno stesso casellario sono in tutto identiche tra loro per forma, dimensioni e contenuto
Relazioni ricerca del codice quota minima anti infiammatori ed antibiotici-
Quando cambia il contenuto di una, cambia il contenuto anche di tutte le altre
Relazioni e grafici quota minima anti infiammatori ed antibiotici
Elementi
Gli elementi all’interno di una particella cambiano a seconda della sostanza da studiare
Relazioni e grafici quota minima anti infiammatori ed antibiotici
Il numero di elementi all’interno di una particella aumenta all’aumentare delle unità di sostanza immesse
Gli elementi galleggiano all’interno della particella in un liquido energetico, in un vuoto o in energia
Relazioni e grafici quota minima anti infiammatori ed antibiotici
Sono sempre separati tra loro
Tipologia elementi: microparticelle, macroparticelle, anelli, tori, spirali, buchi di tarlo, buchi bianchi, filamenti (lineari, a V, a V lambda, a L, a ), spore (a virgola, a T, a Y, a , a , a , a X, a , a ), strutture a nido d’ape
Colore elementi:
I.C.C.S.: bianco, bianco antibatterico, bianco antivirale, rosa, blu, azzurro, verde, viola, giallo, oro, argento, gelatina, ghiaccio, nero e marrone (questi ultimi solo per le spore)
Sono i primi elementi che si formano all’interno della particella (a meno che non si utilizzi un antibiotico importante)
relazioni ricerca codice quota minima
Possono cambiare di colore con l’aumento di unità di sostanza
relazioni ricerca codice quota minima
All’interno dei quark possono essere presenti dei microquark
relazioni ricerca codice quota minima
All’interno dei microquark possono essere presenti dei nanoquark
relazioni ricerca codice quota minima
I.C.C.S. e C.D.
Sono presenti entrambi all’interno della sostanza diluita e della soluzione madre
relazioni ricerca codice quota minima
Sono analoghi per struttura e funzionamento, ma differenti per frequenza energetica e per contenuto
relazione quota minima
La dimensione varia a seconda della sostanza da studiare (per es. nei farmaci è preponderante il I.C.C.S, negli insetticidi è preponderante l’C.D
relazioni ricerca codice quota minima – relazione biotecnologie
Per creare il I.C.C.S. si trasferisce solo il codice più rilevante per numero di particelle e contenuto delle stesse
Spesso l’C.D. si crea prima del I.C.C.S
A volte sono presente più codici C.D
Il codice C.D. tende a rompere il codice I.C.C.S
relazioni ricerca codice quota minima
Abbinamento codici: combinare insieme I.C.C.S. diversi
Al momento si è sperimentata l’unione fino a 30 I.C.C.S. diversi
I codici devono essere inseriti in quantità di 20ml per ciascuna sostanza in un flacone d’acqua o in un recipiente vuoto
Unendo più codici, la potenza finale della soluzione è la somma della potenza dei singoli I.C.C.S. che la compongono
codici completi fino a massimo 2 particelle mancanti: i codici si compenetrano mantenendo invariati il loro contenuto e la loro struttura. Se i I.C.C.S. sono della stessa sostanza, i codici si uniscono. Se una è una sostanza più debole o un farmaco generico: non si compenetrano
codice completo + codice incompleto: quello completo, se adatto ad assimilare l’energia dell’incompleto, lo assorbe e cambia di contenuto. Se invece non adatto ad assorbire l’energia dell’incompleto, i due codici si affiancano ma non si compenetrano
incompleto + incompleto: si uniscono nella struttura e nel contenuto. In ogni caso il codice ottenuto rimane incompleto
C.D. + I.C.C.S: i due codici possono essere combinati solo forzatamente; i due codici si affiancano il codice I.C.C.S si comprime (le particelle passano da 5 a 2cm di diametro) e cambia forma; si intravede una crepatura, causata dal codice C.D.
Quantitativi – Quota minima
il I.C.C.S. comincia ad essere efficace a partire dalla Q. min.
Test effettuati su volontari
relazioni ricerca quota del codice minima
È l’unica che al momento ha dato risultati, in quanto ha un’azione quantomeno immediata ed è la più equilibrata. Probabilmente è quindi adatta a curare patologie acute
Riproduce gli effetti tipici della sostanza da studiare e presenta meno effetti collaterali (forse questi effetti collaterali residui non sono dati tanto dalla sostanza diluita, quanto dal cambiamento energetico che si verifica nel corpo quando introduciamo il I.C.C.S.)
Sperimentato con Qmin mancante di due particelle, con proporzioni pari a 6 volte la sostanza originaria: efficacia 80%
relazione biotecnologie
Nella tabella sottostante si è cercato di rappresentare l’azione del I.C.C.S. incompleto e del I.C.C.S. Qmin su patologie acute: il I.C.C.S. incompleto perde la sua efficacia dopo 4 ore; il I.C.C.S. completo Qmin invece prolunga nel tempo la propria efficacia (test effettuati su volontari)
Quantitativi – Quota media
Le particelle cominciano ad aumentare di energia e di contenuto, che aumenta e si modifica in modo significativo
Il casellario del codice può ancora aumentare: i posti vuoti vengono subito riempiti
Non sono stati condotti esperimenti su questo quantitativo. Potrebbe forse essere adatto a curare patologie croniche o comunque ad avere un efficacia nel tempo
Quantitativi – Quota massima
Arrivati a questo livello, le particelle non possono contenere altri elementi o altra energia. L’aggiunta di altre unità di sostanza non determina quindi ulteriori cambiamenti del codice
Una volta raggiunto questo stadio, le particelle risultano completamente cambiate rispetto alla situazione iniziale
Utilizzato, con scarsi risultati, in test su insetticidi di settembre 2012: probabilmente adatto per patologie degenerative
Saturazione
A causa della continua immissione di codice all’interno del I.C.C.S., le particelle aumentano la loro dimensione fino a saturare il flacone e il contenuto si modifica completamente
Con la saturazione dosi del medesimo codice si assimilano ed aumentano esponenzialmente la loro potenza
La saturazione si può ottenere sia da un I.C.C.S. Q. min che da un I.C.C.S. Q. max
Avendo un I.C.C.S. Qmin e un I.C.C.S. Q. max, portati a saturazione, si nota come il codice del I.C.C.S. Q. min saturo tenti di arrivare allo stesso risultato del I.C.C.S. Q. max saturo, anche se mancante di parte dell’informazione di quest’ultimo
Sperimentata su insetticidi a dicembre 2012, efficacia: 37%
Trasferimenti – da sostanza diluita a I.C.C.S. madre
Il trasferimento da sostanza diluita soluzione madre avviene tramite trasferimento quantico di energia frequenziale
Una volta spostata l’energia, la sostanza diluita non presenta più il codice e risulta quindi inefficace: il principio energetico cioè, è stato trasferito nella soluzione madre
Si è provato a ritrasferire nella sostanza diluita il codice estrapolato dal I.C.C.S. madre, ma non ci sono stati riscontri. La sostanza diluita rimane comunque disattivata
Trasferimenti – da I.C.C.S. madre a I.C.C.S.
4 o 5ml: sono sufficienti con un procedimento molto particolare per la replicazione del codice Madre per creare altri I.C.C.S. precisi ed identici
20ml: è la quantità ottimale per essere sicuri di prelevare la quantità di particelle necessarie per la replicazione del codice nel I.C.C.S..
40ml: il trasferimento è ancora accettabile, ma il contenuto delle singole particelle particelle del codice cambia leggermente: compare un elemento in più(una struttura di quark in più
Oltre i 40ml: il codice risulta assolutamente diverso: si fa verso la saturazione
Quantitativi ed efficacia
L’efficacia del I.C.C.S. non si misura per percentuali, bensì per dosi
Il I.C.C.S. Q. min del pesticida , utilizzato con una dose equivalente a 6 volte quella originaria ha dato un’efficacia dell’80%
Probabilmente il I.C.C.S. è efficace quando somministrato con una dose 10 volte maggiore rispetto alla sostanza originaria.
Come assumere il I.C.C.S.
Dal I.C.C.S. come madre vengono trasferiti 20ml in una bottiglia d’acqua, o in qualsiasi altro contenitore con un liquido adatto (vedi sopra).