Quante volte abbiamo sentito la parola nutricosmetica? E quanti sanno realmente cosa s’intende con questo termine?
Diamo una risposta ai molti dubbi.
Il legame tra alimentazione e cosmetica è oggi molto forte.
Come molti esperti del settore dichiarano una bella pelle e un aspetto sano dipendono anche dalla qualità di cibi che ingeriamo.
Secondo recenti studi gli effetti benefici dei prodotti naturali si rivelerebbero non solo sulla pelle ma anche sull’umore.
È facile intuire che se ci sentiamo e ci vediamo bene autostima, sicurezza e buon’umore sicuramente sono ad alto livello portandoci ad un conseguente raggiungimento dei risultati sperati.
E’ inoltre cosa risaputa che bere molto aiuta a mantenere la pelle idratata ed elastica, ma dal punto di vista industriale cosa cambia?
Nell’industria della cosmesi si parla sempre di più di nutricosmetica al punto da sviluppare creme, saponi e sieri che come ingredienti principali hanno prodotti alimentari, tutto questo per cercare di portare all’interno della cosmetica i vantaggi derivati dalla natura diminuendo, quindi, i componenti chimici.
Consideriamo ancora che il cambiamento dell’economia, nato dalla presa di coscienza sul bisogno di aiutare il pianeta, ha contribuito allo sviluppo di questa nuova “filosofia cosmetica” infatti, rispondendo al bisogno di processi sostenibili sia in termini economici che ambientali, molti degli scarti alimentari vengono recuperati e trattati diventando parte integrante nella realizzazione di quei prodotti usati per la cura della pelle oppure degli inestetismi.
La tendenza che già qualche anno fa aveva iniziato a prendere piede grazie a molti influencer che all’interno della loro comunicazione davano largo spazio al recupero di “trucchi della nonna” per la cura di pelle e capelli è diventata, oggi, fondamentale al fine di restituire, su larga scala, la consapevolezza che la cura del corpo passa anche per la tavola.
Mariangela Bonaparte